Guida del Parco Archeologico

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Le Terme

Guida al Parco Archeologico Blu

Le Terme

Tra la fine del II e il III secolo d.C., in concomitanza con il triclinio estivo (sala da pranzo) e la fontana monumentale al centro del giardino, furono costruite le terme. Di notevoli dimensioni (circa 640 m2) e con un buon disegno architettonico per un impianto termale privato, è composta da una serie canonica di ambienti orientati a ovest per sfruttare il clima favorevole e lo scenario marino. Mentre per i proprietari della villa l’ingresso alle terme doveva avvenire da sud, attraverso un passaggio coperto(?), sul lato opposto verso il fiume Cecina il personale di servizio poteva accedere al complesso attraverso un cortile aperto, per le varie operazioni finalizzate al suo funzionamento.

Gli ambienti con funzioni termali vere e proprie, non completamente scavati, erano preceduti da un grande ambiente quadrangolare (gymnasium? ) (2) con esedra porticata (3), e dotato di ambienti di servizio, probabilmente lo spogliatoio (apodyterium) (4) e la latrina (8), da cui si accedeva alla sala dei bagni freddi (frigidarium) (5) con annessa vasca rettangolare interamente rivestita in marmo (6), in cui ci si immergeva attraverso due gradini, mentre una vasca gemella si apriva probabilmente dall’ altro lato (7); da qui alle stanze per i bagni caldi in successione (tepidarium e calidarium) (9-10) dotate di uno speciale sistema di riscaldamento. Mattoni forati sulle pareti (tubuli) e pilastrini in terracotta per rialzare il pavimento (suspensurae) permettevano la circolazione dell’aria calda, che fluiva attraverso le aperture praticate nella parete absidale del calidarium, mentre sul lato nord adiacente al corridoio di servizio (11) un’altra apertura consentiva la necessaria regolazione termica.

Nello spazio retrostante l’abside del calidarium erano infatti installati i locali di servizio per l’alimentazione del fuoco (prefurnia), il deposito della legna e il sistema di distribuzione dell’acqua che, attraverso la cisterna e le caldaie, confluiva nei tubi di alimentazione. piombo, tutti sistematicamente rimossi.

Nel complesso, l’intera area termale, scavata a più riprese a partire dall’Ottocento e negli anni ’60 del secolo scorso, ha restituito numerosi materiali, elementi pertinenti all’originario rivestimento parietale e pavimentale (colonne, cornici, lesene, listelli, tessere di vario modulo, ecc.) in pasta vitrea e marmi di diverse qualità, tra cui preziosi porfidi verdi e rossi, testimonianza del lusso.

Quanto al mosaico con rappresentazione marina, con aragoste e pesci, tema adatto agli spazi termali, descritto nell’Ottocento dal Cipriani che effettuò il primo scavo della villa e dall’archeologo francese Noël des Vergers, è ormai perduto, probabilmente sulle rotte del commercio antiquario; sono invece visibili frammenti di un mosaico a disegno geometrico policromo, composto da un motivo di rettangoli disposti a spirale intorno a un quadrato, con effetto prospettico.

Ascolta l’audio guida

Le Terme (4:03)


L’audioguida è stata realizzata in collaborazione con UniTre Cecina A.P.S

Ringraziamo per la loro professionalità e generosità le due donne che hanno contribuito alla creazione di questi strumenti di comunicazione: Luisella Ragoni (Vice Presidente UniTre Cecina A.P.S.) e Sally Tunley (madrelingua e insegnante di inglese presso UniTre Cecina A.P.S.).



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